mercoledì 31 agosto 2016

I peperoncini farciti di mamma Bruna





Non amo i sapori troppo piccanti, tuttavia alcune pietanze se non lo fossero perderebbero di tono, come gli “Spaghetti, aglio, olio e peperoncino” che mangio raramente, ma quando ci sono è garantito il secondo piatto.

Bruna era la mamma dei nostri amici del Monferrato, e da loro eravamo invitati ogni anno, in tempo di vendemmia. Era una festa. Si lavorava sodo per l’intera mattina; a mezzogiorno ci si riuniva intorno al tavolo, imbandito di ogni bendidio e, dopo pranzo, si portavano le uve alla cantina sociale.
Ora non più.
La mamma Bruna è scomparsa dopo una grave, seppur breve, malattia. La legge italiana non permette più ai viticoltori d’invitare gli amici per la vendemmia. E l’atmosfera di quelle “feste”, che non dimenticherò mai, non è più la stessa, anche se altre volte ci siamo ritrovati attorno al tavolo con i nostri amici.
L’ultima volta che vidi Bruna era già cagionevole. Come se credesse che quella fosse la nostra ultima volta, mi chiese di prender nota di alcune ricette dei suoi “piatti forti”, ed io, sempre pronta ad annotarmi i trucchi della tradizione, lo feci volentieri, ignara che, davvero, non ci saremmo più viste.
Era una mamma dalle mani d’oro. I suoi quattro figli, tre maschi e una femmina, sono cresciuti senza aver mai assaggiato una merendina confezionata. Marisa racconta che, tra le faccende quotidiane della mamma, c’era la preparazione della torta destinata alla colazione e alla merenda da portare a scuola il giorno dopo. Torte semplici, certo, che non impiastricciavano le mani, ma genuine e nutrienti. Le torte elaborate erano per la domenica e i giorni di festa. Giorgio dice che a volte scambiava la sua fetta di torta con il panino al salame dei compagni, perché, quella che per lui era una consuetudine, per i suoi amici era una piacevole novità.

Tra le ricette della mamma Bruna ci sono anche questi peperoncini farciti, piccanti il giusto, facili da fare, bellissimi da vedere e ottimi da assaporare in compagnia. Ideali per gli antipasti dei giorni di festa, mettono la voglia di assaggiarli subito.
Quest’anno, tra le piante di peperoni messe a dimora nell’orto, ce n’era una che ha dato questa varietà arrotondata e di piccole dimensioni e, soprattutto, con un grado di piccantezza gradevole; per intenderci: non abbatte gli altri gusti e non annulla le papille gustative.

Questi gl’ingredienti per i miei 2 vasetti.

  • 500 gr di peperoni piccoli tondi
  • 200 gr di tonno sott’olio
  • 8 filetti di acciuga sott’olio
  • 1 cucchiaio di capperi sottaceto
  • Olio extravergine di oliva

Di conseguenza, vi suggerisco di procedere così.

Lavate ed asciugate i peperoncini, staccate il picciolo e con un coltellino togliete la calottina verde, quindi svuotateli bene dai semi.
Portate ad ebollizione una pentola di acqua e immergete i peperoncini per sbollentarli (circa 2 minuti). Scolateli, appoggiateli capovolti su un canovaccio e lasciateli asciugare.
Scolate il tonno e le acciughe dell’olio di conservazione, raccoglieteli nel mixer, aggiungete i capperi e frullate per qualche istante.
Raccogliete il composto in una tasca da pasticcere (o un sacchettino da freezer al quale tagliare un angolo) e farcite i peperoncini facendo attenzione di riempirli bene.
Dopo aver sterilizzato ed asciugato i vasetti, riempiteli con i peperoncini farciti tenendo la parte che rimane aperta verso l’alto; quindi coprite con olio evo, battendo leggermente il fondo sul piano di lavoro, per eliminare eventuali bolle d’aria formatesi.
Chiudete i vasetti ermeticamente e conservateli in luogo fresco, asciutto e al riparo dalla luce.

Bravo è chi aspetta fino a Natale prima di assaggiarli!

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