martedì 25 agosto 2015

Vacanze alpine

Sullo sfondo le Odle (foto scattata dalla finestra della Pension Tasa di Valles)

È finita l’estate? Sta’ a vedere che a forza di dire che caldo-che caldo, qui l’estate è già bella che finita…
Ma no… solo un po’ di pioggia, che vuoi che sia, aiuta a rinfrescare e a rimettere a posto gli animi accesi. Pare che, già da domani, il tempo migliorerà e l’estate ritornerà ancora con le sue belle temperature, che diamine!

Sono scappata anch’io dalla calura estiva. Mai come quest’anno ho desiderato di partire e mai come quest’anno non avevo voglia di ritornare. Che fiuto puntare verso la montagna... Perché quel genere di montagna ti permette di fare turismo anche nei giorni di pioggia, come poi è stato.
La meta...? La Val Pusteria, come due anni fa e quando la pioggia è arrivata, era quasi ora di rientrare a casa e quel paio di giorni son serviti a riposare e a girovagare per le città che da quelle parti sono dei veri gioiellini.
Chi ha detto che in montagna, se piove, ci si annoia?
Ci si annoia come al mare, se non si sa come far passare il tempo e, credetemi, noi non abbiamo mai giocato a carte, mai a Monopoli, mai a Risiko! Anzi, per dirla tutta, si usciva appena dopo colazione e si rientrava appena in tempo per la cena. Il segreto? Gli amici… e il desiderio di conoscere cose nuove: con uno spirito così anche nelle giornate grigie risplendono i colori, e che colori!

Quest’anno, infatti, c’erano con noi Luisa e Giorgio, amici di lunga data, coi quali avevamo già sperimentato qualche escursione di un paio di giorni; ma mai dieci di fila! Risultato? Uno spasso, mai una vacanza fu tanto indovinata.
È stato bello condividere il tempo, i paesaggi, i silenzi delle salite e la stanchezza della sera; è stato bello condividere le sghignazzate (in abbondanza!) attorno al tavolo, davanti a una ciotola di jogurt e a una fetta di strudel. È stato bello l’abbraccio in cima alla salita, giunti col fiato corto, davanti alle tre Cime di Lavaredo. È stato bello condividere anche il phon per i capelli e la barretta di cioccolato; e il selfie sulle sponde del lago; e il profumo del pino mugo; e l’acquazzone a Vipiteno; e le scarpe rosse della Luisa (beh, quelle non le abbiamo condivise, ma nella scelta tutti abbiamo detto la nostra). È stato bello incontrare Herr Sgrunt sul treno, che rido ancora alla faccia che ha fatto Giorgio quando gli ha chiesto il biglietto. E rido per quella volta che Giorgio (sempre lui!) mi ha chiamata “Vesuvio”,  perché avevo phonato un po’ troppo i capelli…

Lago di Braies
Il cielo dei girasoli
Rifugio Locatelli e le Tre Cime di Lavaredo


La Cima Una delle Dolomiti di Sesto
I verdi prati e i cieli azzurri della Val Pusteria

È stato bello, punto e basta, e sarei pronta a ripartire per fare altre camminate e salire altre cime. Questa vacanza mi ha proprio rigenerata ed eccomi con una marcia in più, e dieci gradi di meno, per affrontare il nuovo autunno ricco di novità. ENJOY!



2 commenti:

  1. Non avrei saputo dirlo meglio di così,
    anche i viaggi di andata e ritorno, scegliendo di non utilizzare l'autostrada, sono diventati parte della vacanza.
    La natura in montagna regala sempre sfondi meravigliosi, ma sono le persone che ti fanno stare bene. Grazie ragazzi.

    - giorgio

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    1. E tu in tre righe hai saputo spiegarlo ancor meglio! GRAZIE a voi, ci vediamo presto...magari con gli scarponi ai piedi!

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