venerdì 19 dicembre 2014

I miei giorni frenetici


Giorni frenetici, scalpitanti, a volte un po’ folli…
Mi ritrovo a fare colazione davanti al pc, controllando le mail sul tablet, tenendo a portata di mano il mio smartphone.
Intanto scrivo questo post, ascolto una meravigliosa playlist natalizia e penso alla lista della spesa per il pranzo di Natale. È il colmo: ora che ho l’onore d’avere uno studio tutto mio, mi ritrovo accampata sul tavolo della cucina, perché in questi giorni pare che Babbo Natale si sia trasferito là, nel mio nuovo angolino, con tutto il suo laboratorio. Spero solo che, alla fine, lasci un regalino anche per me, perché non ho il coraggio di chiedergli l’affitto…

Sono giorni frenetici! Ma va bene così…
In fondo la mia vita è cambiata da un po’ di tempo a questa parte, e io mi sono adeguata volentieri alle nuove normative. Lo stress? È quel che ci vuole: rende alto il morale e viva la vita!
In questi giorni c’è stato molto da fare e tante soddisfazioni. Devo ammettere che organizzare i laboratori di lettura per i bambini mi sfianca un pochino, nel senso che nel preparare i miei discorsi metto in conto tutto, perché i bambini sono così imprevedibili da metterti a KO con una semplice richiesta imprevista e fuori tema. Non si contano più i mal di testa di fine giornata, ma poi è il risultato quel che conta e i bambini sono una fonte inesauribile di  energia, che hanno e che elargiscono a piene mani senza saperlo.

Ieri ero con la mia editrice alla Scuola Primaria Thouar di Novara a impartire una lezione di come si scrivono le storie. Ci siamo ritrovate circondate dai bimbetti della prima classe, festosi ed accoglienti. Alcuni non credevano ai loro occhi d’aver davanti una scrittrice in carne ed ossa e mi hanno tastata ed abbracciata come per assicurarsi che fossi vera! Il piccolo Davide addirittura mi ha offerto il suo succo di frutta e siccome l’aveva quasi finito, non contento, mi ha omaggiata di un bellissimo disegno, che non c’entra niente con la lezione fatta, ma lui ha voluto così: l’ospite va sempre trattato bene e in quel disegno è rinchiusa tutta la sua generosa accoglienza. È commovente quanto i bambini riescano a dare con la loro semplicità e purezza!


A partire da stasera iniziano le serate in compagnia di amici per lo scambio degli auguri. Con alcuni mettiamo proprio le gambe sotto al tavolo; con altri ci privilegiamo di piacevoli dopo-cena. Questo è il periodo migliore per incontrarci e stemperare le tensioni della vita frenetica. E da domani inizierà anche per me la corsa all’ultimo regalo. Quest’anno parto tardi, ma con le idee chiare: non troppi, ma mirati. In fondo i bambini ci insegnano che per entrare nel cuore di qualcuno non è necessario fare le cose alla grande e le dimostrazioni d’affetto sono il regalo più bello che si possa ricevere.


Come vedete, sono giorni un po’ folli, ma vi prometto di scrivere un altro post prima di Natale, magari condensato, con poche parole, ma cercherò di trovare le migliori per abbracciarvi tutti con i miei auguri. 
Intanto vi lascio in compagnia di questo bellissimo pezzo♫ per rilassarvi un po’. A presto!