Golosi di nutella? Io sì…
Per non rimanere impigliata nella
rete dell’esagerazione, passo oltre lo scaffale del supermercato, ma a volte la
tentazione non ha freni e mi concedo un piccolo barattolo.
Ho trovato una ricetta di quella
che viene definita “la nutella nipponica” che non ha nulla a che vedere con le
nocciole e il cioccolato, ma che, in Giappone, la maggior parte dei dolci pare siano
ripieni di questa pasta fatta con gli Azuki.
Gli Azuki sono dei semi simili ai
fagioli, ma più piccoli, di colore rosso scuro con una righetta bianca in
prossimità dell’occhio. Una volta bolliti e zuccherati vengono ridotti in pasta
che viene utilizzata per la farcitura di molti dolci o, più semplicemente,
spalmata sul pane.
Non è difficile da fare, occorre,
però un po’ di tempo. È sana, anche se zuccherina e ha un lieve retrogusto di
castagna. Io ho seguito la ricetta ed è ottima. Certo, non è degna d’essere
chiamata nutella, ma i golosi sono
sicura che l’apprezzeranno.
"Versare i fagioli secchi in una
pentola capiente, coprirli con abbondante acqua e portare ad ebollizione.
Spegnere e scolare. Riversare i fagioli nella pentola, aggiungere 850 ml d’acqua
e lasciare riposare il tutto per 24 ore. Dopo questo tempo eliminare i fagioli
che sono venuti a galla, portare di nuovo ad ebollizione il tutto, poi lasciar
cuocere, a fiamma medio-bassa per circa 2 ore, mescolando spesso e aggiungendo
un po’ d’acqua di tanto in tanto se i fagioli si asciugano troppo. Alla fine i
fagioli devono essere teneri e l’acqua deve essere del tutto assorbita. A quel
punto si aggiunge lo zucchero e si mescola bene il tutto per 5 minuti con un
cucchiaio di legno, cercando di schiacciare il più possibile i fagioli. La
pasta si può usare così, con dei pezzetti di fagiolo dentro, oppure si può
trasferire nel mixer e frullare brevemente il tutto in modo da ottenere una
pasta liscia e densa. Infine versare la pasta ancora calda nei vasetti puliti,
sigillare e lasciare raffreddare. Conservare in frigorifero. Per 2 barattoli."
(Ricetta tratta da “il libro del cavolo – ricette, immagini e racconti di
www.cavolettodibruxelles.it”
di Sigrid Verbert)