domenica 5 agosto 2012

Dice il proverbio...



I lavor fai da festa, anden’a finì fora dra finestra”
Traduco per chi ignora la lngua: “I lavori fatti nei giorni di festa, vanno gettati fuori dalla finestra” nel senso che, una volta non si lavorava mai nei giorni di festa e chi lo faceva, veniva punito, con il risultato di un lavoro malfatto e quindi costretto a rifarlo.


L’idea di questa collana (che non mi spiace neanche come bracciale) è nata alle tre del pomeriggio di oggi, domenica, ed è giunta a conclusione alle sei, dopo vari tentativi di assemblaggio e svariate infilature (la prima volta non bastava il filo, la seconda ho rotto il filo, la terza…non ho fatto il nodo al filo…L). Al quarto tentativo, massacrata dalle mosche noiose e dalle punture di zanzara tigre (ero in giardino), ecco il risultato che, per dirla tutta, non è che sia così sorprendente, però visto che mi scoccia averci passato il pomeriggio, questa collana me la tengo così, in attesa di farmi venire un’idea migliore: non si getta alcun lavoro dalla finestra, che diamine, un po’ di rispetto!


Anche per questa creazione sono state usati materiali di collane vintage: le perle rosse, in vetro, appartenevano a una collana della mamma acquistata a Venezia più di quarant’anni fa: si usavano queste collane, a un giro solo, di media lunghezza che oggi sono un po’ insignificanti; quelle bianche, invece, sono in madreperla ed erano di una mia collana, trovata recentemente in un cassetto, rotta, che avevo comperato nel periodo della scuola superiore, nel famoso negozio “Lo specchio di Alice”  meta obbligatoria in attesa del bus per ritornare a casa.
Non c’era la necessità di una nuova collana, lo so; ma oggi è stato veramente difficile far passare il tempo. È stata una pigra domenica, svogliata e interminabile (boh, cosa mi succede?) Non avevo voglia di uscire, non avevo voglia di leggere (ho finito un libro ieri, divorato in un paio di giorni, quindi è giusto fare una pausa per evitare l’indigestione); di dormire non se ne parla neanche, il mio regolamento lo vieta (dormire di pomeriggio significa mal di testa assicurato); avevo, quindi, mica tante possibilità... due: fare i cetriolini in agrodolce oppure una collana con queste perle.
Ha vinto la seconda: mai cacciare un’idea creativa quando l’estro bussa alla porta.
Solo che l’ispirazione, questa volta, è arrivata in un giorno di festa…
(I cetriolini possono aspettare fino a domani mattina!)

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